Gli assiomi della comunicazione rappresentano principi essenziali per comprendere le modalità con cui gli esseri umani interagiscono. Questi assiomi sono stati formulati da Paul Watzlawick, un eminente psicologo e teorico della comunicazione, insieme ai suoi colleghi della Scuola di Palo Alto.
Watzlawick ha sviluppato cinque assiomi che descrivono le dinamiche della comunicazione interpersonale. Il quinto assioma della comunicazione, in particolare, esplora la dimensione della simmetria e della complementarità nelle interazioni umane, mettendo in luce come le relazioni possano basarsi sia sull’uguaglianza che sulla differenza.
Il quinto assioma della comunicazione
Il quinto assioma della comunicazione afferma che “tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o complementari, a seconda che si basino sull’uguaglianza o sulla differenza”. Questo principio mette in luce due tipi di interazione: la comunicazione simmetrica, in cui le parti tendono a rispecchiarsi e a mantenere un equilibrio di potere. mentre la comunicazione complementare, dove le differenze tra le parti definiscono la relazione e spesso si manifesta una dinamica di dominanza-sottomissione.
Definizione e spiegazione
Nella comunicazione simmetrica, le parti coinvolte tendono a comportarsi in modo speculare, cercando di mantenere una condizione di parità. Questo tipo di interazione è comune tra amici e colleghi di pari livello, dove ciascuno cerca di mantenere un equilibrio di potere e di influenza.
Nella comunicazione complementare, invece, le parti assumono ruoli diversi che si completano a vicenda. Un esempio tipico è il rapporto tra genitore e figlio o tra insegnante e studente, dove una parte assume un ruolo dominante e l’altra un ruolo sottomesso. Queste dinamiche possono variare a seconda delle situazioni e dei contesti relazionali.
Esempi pratici del quinto assioma della comunicazione
Un esempio di comunicazione simmetrica può essere visto in una relazione tra colleghi che collaborano su un progetto. Entrambi si impegnano a contribuire in modo equo, rispettando le opinioni e le idee dell’altro per mantenere un equilibrio di potere e influenza.
Un esempio di comunicazione complementare si può osservare nel rapporto tra un medico e un paziente. Il medico assume il ruolo di esperto, fornendo diagnosi e consigli, mentre il paziente assume un ruolo più passivo, seguendo le indicazioni e chiedendo chiarimenti. Questa dinamica di dominanza-sottomissione è funzionale in contesti dove è necessaria una guida esperta.
Importanza della simmetria e complementarità nelle relazioni
Equilibrio di potere
La distinzione tra comunicazione simmetrica e complementare è cruciale per comprendere le dinamiche di potere nelle relazioni. In un’interazione simmetrica, l’equilibrio di potere è costante, e le parti tendono a mantenere la parità. Questo tipo di comunicazione può favorire la cooperazione e il rispetto reciproco, ma può anche portare a competizioni e conflitti se una delle parti tenta di prevalere sull’altra.
Ruoli complementari
La comunicazione complementare, con la sua dinamica di ruoli distinti, può essere efficace in contesti dove è necessario un chiaro leader o una guida, come nelle relazioni professionali o educative. Tuttavia, se questa dinamica diventa troppo rigida, può portare a squilibri di potere e potenziali abusi, con una parte che domina eccessivamente l’altra.
Adattabilità e flessibilità
La capacità di adattarsi e di passare da una comunicazione simmetrica a una complementare (e viceversa) è essenziale per la salute delle relazioni. Le relazioni più sane e resilienti sono quelle in cui le parti possono flessibilmente assumere ruoli diversi a seconda delle necessità del momento, mantenendo un equilibrio tra uguaglianza e differenza.
Gli altri assiomi della comunicazione
Per comprendere appieno le dinamiche della comunicazione, è fondamentale esplorare anche gli altri quattro assiomi che abbiamo già visto qui:
- Il primo assioma ci insegna che “non si può non comunicare”.
- Il secondo assioma afferma che “ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione”.
- Il terzo assioma introduce il concetto di “punteggiatura degli eventi di comunicazione”.
- Il quarto assioma distingue tra “comunicazione digitale e analogica”.