Complementarietà rigida è un termine che designa una dinamica relazionale caratterizzata da una distribuzione fissa dei ruoli tra le parti coinvolte. In tale contesto, le posizioni di dominanza e subordinazione risultano statiche, creando uno schema di interazioni ripetitivo e invariabile. Questo concetto è rilevante in vari ambiti, come nella relazione di coppia, nei rapporti genitore figli e tra adulto bambino.
Nella relazione di coppia, la complementarietà rigida si manifesta attraverso una rigida divisione dei ruoli, dove un partner assume costantemente la posizione del dominante o del dipendente. Questo equilibrio inflessibile può portare a una mancanza di flessibilità, impedendo l’evoluzione naturale del rapporto e ostacolando la crescita personale di entrambi i partner.
Nei rapporti genitore figli, la complementarietà rigida può emergere quando il genitore assume sempre un ruolo autoritario, mentre il figlio rimane in una posizione di obbedienza passiva. Questo schema può limitare l’autonomia e l’iniziativa del bambino, impedendogli di sviluppare una sana autostima e capacità decisionali.
La dinamica tra adulto bambino si osserva spesso in situazioni di genitorializzazione, dove il bambino è costretto ad assumere responsabilità e ruoli tipicamente appartenenti all’adulto, invertendo così i ruoli naturali. Questo schema può generare un carico emotivo eccessivo sul bambino, con conseguenze a lungo termine sulla sua maturazione emotiva e relazionale.
La triangolazione – altra versione della genitorializzazione – è un’altra situazione in cui la complementarietà rigida può manifestarsi. In questo contesto, un terzo individuo viene coinvolto in un rapporto per stabilizzare o mantenere l’equilibrio rigido esistente tra due persone. Ad esempio, in una famiglia, un genitore potrebbe coinvolgere un figlio nei contrasti con l’altro genitore, creando una dinamica disfunzionale che perpetua la rigidità dei ruoli.
In conclusione, la complementarietà rigida rappresenta una dinamica relazionale che, sebbene possa offrire una temporanea stabilità, rischia di limitare lo sviluppo personale e relazionale delle persone coinvolte. È essenziale promuovere la consapevolezza di questi schemi per favorire relazioni più sane e adattabili.
Ben diversa dall’altra impostazione di relazione dell’escaltion simmetrica.