La Potenza della Risonanza Morfica
Nel tessuto dei sistemi naturali, la risonanza morfica emerge come una forza determinante, plasmando il destino dei sistemi successivi attraverso i campi morfici.
Questo concetto sottolinea come ciascun individuo all’interno di una specie attinga alla memoria collettiva, incarnata nei campi morfici della sua specie, per poi armonizzarsi con le esperienze dei membri del passato. Tale interazione continua a modellare l’evoluzione stessa della specie.
La risonanza morfica propone un’idea rivoluzionaria nella biologia e nella psicologia. Secondo Sheldrake, esiste un campo morfogenetico che guida la forma, lo sviluppo e il comportamento delle entità viventi, inclusi piante, animali e società umane. Questi campi morfici sono non solo un’infrastruttura invisibile che connette gli esseri viventi, ma sono anche dinamici, essendo influenzati e rafforzati da abitudini o schemi precedenti della stessa specie.
Un esempio notevole di questo concetto è il modo in cui gli uccelli di una stessa specie imparano a costruire nidi simili senza averli mai visti prima. Sheldrake sostiene che gli uccelli apprendano questa abilità attraverso la risonanza con i campi morfici creati dalle generazioni precedenti. Questo fenomeno suggerisce un sistema di apprendimento basato non solo sull’esperienza individuale, ma anche su una sorta di memoria collettiva della specie.
Inoltre, la risonanza morfica suggerisce che l’apprendimento di una nuova abilità da parte di un certo numero di individui all’interno di una specie possa facilitare l’apprendimento della stessa abilità per altri membri della specie in tutto il mondo. Questo fenomeno è stato osservato in vari esperimenti con primati e viene spesso etichettato come “effetto della centesima scimmia”. Ad esempio, se un gruppo di scimmie in una località impara a utilizzare strumenti in un modo nuovo, scimmie in altre località potrebbero improvvisamente acquisire la stessa abilità, nonostante l’assenza di contatto fisico o apprendimento diretto.
Sheldrake, attraverso la sua teoria, sfida il paradigma materialistico dominante in scienza, proponendo invece che i processi naturali siano influenzati da forme e strutture che trascendono la fisicità. Egli sostiene che i campi morfici siano responsabili di “abitudini” nella natura, influenzando il modo in cui le specie si sviluppano e si comportano nel corso del tempo.
In conclusione, la risonanza morfica di Rupert Sheldrake apre un dialogo affascinante sulle possibili interconnessioni tra tutti gli esseri viventi. Questa teoria solleva domande importanti sulla natura della realtà e il potenziale di una memoria collettiva tra le specie. Il suo impatto va oltre la biologia, toccando ambiti come la psicologia, la sociologia e la filosofia, stimolando ulteriori indagini e discussioni sull’interdipendenza e la connessione intrinseca del mondo vivente.
Un Paradigma Rivoluzionario
Le implicazioni di questa teoria si estendono su vasti orizzonti, spaziando dall’ambito sociale a quello artistico, scientifico, e oltre. Le concezioni di Sheldrake offrono una prospettiva completamente nuova sui comportamenti e gli istinti umani, svelando l’influenza dei campi morfici sulle strutture sociali, le manifestazioni culturali e le idee.
Secondo la sua audace ipotesi, questi campi abbracciano non solo l’intelletto individuale, ma si estendono anche nell’ambiente circostante, instaurando un legame con gli oggetti presenti nella nostra percezione. Questo collegamento ci consente di influenzarli attraverso le nostre intenzioni e la nostra attenzione (Sheldrake R., 1999).
Un Quadro Scientifico per Fenomeni Psicologici
Dal punto di vista psichico, questa teoria offre una base scientifica per il fenomeno della profezia che si auto-avvera, mettendo in luce come le aspettative di un individuo possano plasmare il comportamento degli altri.
Nella psicoanalisi, essa fornisce una prospettiva bio-fisica sulla teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung.
Nel contesto delle dinamiche familiari, la teoria trova applicazione nell’interpretazione delle Costellazioni Familiari con Bert Hellinger. Inoltre, in termini di gruppi sociali, questa concezione suggerisce che ciascun gruppo sia guidato da un campo morfogenetico che non solo organizza la struttura presente, ma conserva anche la memoria del passato del gruppo, connettendo così ogni individuo attraverso la risonanza morfica.
Il Cuore della Formazione dei Sistemi Naturali
Questo processo universale si rivela presente in tutti i sistemi osservabili nella natura, costituendo il fulcro di ciò che Sheldrake ha definito causalità formativa, il meccanismo tramite il quale le cose acquisiscono forma e organizzazione.