Che la famiglia, oltre a trasmettere il patrimonio genetico, condizioni ciò che siamo e cosa facciamo è assodato. Ciò che di solito ignoriamo è che la storia della famiglia contenga la chiave per capire noi stessi e per riconoscere e superare traumi e situazioni irrisolte.
La psicogenealogia è una scienza che ci accompagna attraverso i rami dell’albero genealogico per scoprire gli eventi del passato che continuano a influenzare le dinamiche del presente, impedendoci di realizzare i nostri obiettivi, e da qui diventare consapevoli del nostro percorso e progetto di Vita.
Psicogenealogia Transgenerazionale
Con il termine psicogeneaologia si fa riferimento ad un metodo di indagine sviluppato negli anni ’70 che studia le caratteristiche psicologiche della persona in base alla propria discendenza storico-familiare.
La psicogenealogia si basa sul principio secondo il quale i vissuti e/o ricordi dei nostri antenati potrebbero condizionare la nostra esistenza. Ciò che siamo oggi, quindi, non è riconducibile solamente alla nostra storia personale ma anche alla coscienza familiare, o più tecnicamente all’inconscio familiare, cioè a tutte le esperienze e scelte di vita del sistema familiare da cui proveniamo.
Ciò che si propone l’approccio psicogenealogico è di portare alla luce i retaggi di esperienze disfunzionali non vissute in prima persona, ma dai nostri avi, per cercare di valutare la presenza o meno di corrispondenza tra la propria vita e quella dei propri antenati e interrompere così le ripetizioni, come per esempio la Sindrome di Anniversario.
Questo ovviamente presuppone l’esistenza di un inconscio collettivo (concetto coniato da C.G. Jung) dove sono memorizzati e registrati anche i ricordi dei nostri avi.
Storicamente: altri contributi al metodo
Questo metodo psicoanalitico si deve alla dott.ssa Anne Ancelin Schützenberger, psicologa e psicoterapeuta francese che si ispirò agli studi della nota psicanalista infantile Françoise Dolto, secondo la quale nella coscienza del bambino si riscontrano importanti correlazioni con la sua famiglia d’origine.
Altri contributi importanti allo sviluppo del metodo psicogenealogico si devono al lavoro di Didier Dumas, allievo della Dolto, che postulò la teoria secondo cui i fantasmi temuti dai bambini nascono dall’interiorizzazione dei traumi ereditati dagli antenati, e alle teorie di Nicolas Abraham e Maria Torok, che valutarono gli effetti dei segreti di famiglia sulla vita dei discendenti.
Secondo gli studiosi, anche i segreti di famiglia sono importanti da osservare perché si depositano nella coscienza dei discendenti creando delle “cripte”, ovvero dei luoghi che accolgono “fantasmi” e si manifestano sotto forma di manie, paure, ossessioni, allucinazioni e persino disturbi fisici.
A.A.Schützenberger fu anche allieva e collaboratrice di Jacob Levi Moreno, padre della sociometria e dello psicodramma, che introdusse il concetto di Atomo Sociale , di Tele e coscienza familiare e di gruppo.
Genosociogramma
In psicogenealogia viene utilizzato lo strumento del genosociogramma, differente dall’albero genealogico, che tiene conto, oltre che dei legami di parentela esistenti, anche del ripetersi di eventuali traumi subiti.
Si tratta di una versione commentata (genogramma) e affettiva (sociometrica) dell’albero genealogico di Murray Bowen in cui vengono messe in evidenza le relazioni del soggetto con il suo ambiente e con gli altri personaggi.
Nel genosociogramma ogni persona viene rappresentata con una simbologia precisa, sono incluse anche le persone non consanguinee che hanno contribuito alla storia familiare. Si tratta, ad esempio, di balie, donne di servizio, tutori, operatori sociali, persone che hanno avuto un legame emozionale con la familglia.
Quello che si ottiene alla fine è una narrazione grafica della storia della famiglia che consente di capire le ragioni del ripetersi di avvenimenti, situazioni e attitudini simili di generazione in generazione.
Studiando questa rappresentazione grafica del proprio sistema familiare si può ad esempio riscontrare un fenomeno che A.A.Schützenberger ha studiato molto nella priopria vita professionale: la Sindrome da Anniversario, cioè la ripetizione degli stessi eventi a una medesima data.
Obiettivo della psicogenealogia
L’obiettivo della psicogenealogia è quello di prendere coscienza dei ricordi seppelliti nel nostro inconscio familiare che abbiamo ereditato a nostra insaputa dagli avi, episodi reali e spesso traumatici, come ingiustizie, violenze e privazioni, che sono stati negati e/o tenuti nascosti da parte di chi li ha vissuti e che diventano una storia familiare che si ripete.
La pratica psicogenealogica permette di lavorare su se stessi e su ciò che si vuole realmente, evitando il manifestarsi di ripetizioni e svincolandosi dai “contratti” inconsci familiari, per vivere appieno il presente riconoscendo e attribuendo l’onore e l’Amore per le proprie radici.
L’analisi del genosociogramma è un primo passo verso la conoscenza di certi legami e dinamiche familiari estranee alla coscienza che influenzano marcatamente le scelte più importanti della nostra vita, che si tratti di lavoro o di relazioni.
È quindi un lavoro indispensabile per osservare l’ordine e sentirsi al proprio posto nel Sistema d’Origine.
Dopo aver individuato gli eventi non conclusi, i lutti non elaborati e le ingiustizie (patite o inflitte) che condizionano inconsapevolmente le nostre scelte di vita, la fase successiva consiste nel comprendere, “dare senso” e riconoscere ciò che è.
Tra gli strumenti di lavoro integrativi utilizzati, la Costellazione Familiare Sistemica Spirituale è un valido Metodo per questo viaggio interiore. Può essere eseguita in sessione individuale o di gruppo e consiste nel mettere in scena la situazione o le situazioni, che necessitano di essere osservate e trattate, che hanno in qualche modo risonanza con la persona nel qui e ora.
L’obiettivo è quello di riconoscere ed onorare il sistema familiare affinché ogni persona sia libera di essere se stessa, non sia più imbrigliata nei meccanismi di lealtà familiare invisibile e cominci a diventare il protagonista della propria vita.